Come combattere la cellulite

Ritenzione idrica e cellulite sono sintomi di problematiche diverse, anche se spesso le si confonde, conoscerle e capire le differenze è il passo fondamentale per affrontare il problema.

Cellulite e Ritenzione idrica sono due inestetismi tra loro molto legati ma differenti, di frequente, questi termini vengono erroneamente usati come sinonimi, ma indicano due condizioni diverse e con conseguenze specifiche sul nostro organismo.

 

Ritenzione idrica e cellulite, come riconoscerle?

Se premendo con un dito la pelle si formerà intorno la zona interessata un alone bianco, si tratta di ritenzione idrica, se invece stringendo la pelle tra le dita, come un pizzico si formano dei buchetti allora stiamo parlando di cellulite.

Per una corretta diagnosi e cura è sempre comunque importante rivolversi ad un esperto.

 

Ritenzione idrica, cos’è?

La ritenzione idrica è una raccolta eccessiva di liquidi tra le cellule, che non si distribuiscono bene e che si accumulano tra i tessuti. È diffusa circa nel 30% delle donne ed il suo sintomo principale è l’edema, un rigonfiamento causato, per l’appunto, dai liquidi ristagnanti.

La ritenzione idrica è frequentemente causata da uno squilibrio tra potassio e sodio, quando quest’ultimo è in quantità maggiore del primo il corpo trattiene più acqua.

Si manifesta con gonfiori su piedi, caviglie e pancia, senso di pesantezza degli arti e a volte anche con un aumento di peso, dato dai liquidi e non da un aumento del grasso.

 

Cellulite, di che si tratta?

cellulite prima e dopo

La cellulite è un disturbo molto diffuso, colpisce infatti l’80% delle donne, non è un accumulo di grasso ma la conseguenza di processi infiammatori che riguardano i vasi sanguigni, il tessuto adiposo e quello interstiziale. Infatti, può tranquillamente colpire anche donne molto magre.

La cellulite si manifesta con la cosiddetta pelle a buccia d’arancia, un inestetismo che colpisce generalmente fianchi, glutei, cosce, ma anche braccia e polpacci, le zone colpite sono poco elastiche, hanno una sensibilità ridotta e al tatto risultano granulose e fredde.

Le cause della cellulite sono molteplici, e vanno dalla predisposizione ereditaria, fino alla solita” sedentarietà e all’alimentazione.

La ritenzione idrica e la cellulite non hanno un colpevole, non hanno una soluzione.

L’approccio dev’essere multifattoriale.

Potete mettervi una crema drenante ma a parte i soldi vi drenerà ben poco.

Uno stile di vita corretto una giusta attività fisica abbinata ad una buona alimentazione, possono fare veramente tanto.

Ma non sperate in risultati immediati, segreti e trucchi magici non esistono, esiste solo la consapevolezza del percorso che dobbiamo intraprendere.

 

L’alimentazione come rimedio e prevenzione

  1.  Controllo dell’insulina.
    L’insulina ha un’azione diretta sulla pressione sanguigna. Un suo eccesso porta alla vasocostrizione soprattutto per quello che riguarda la microcircolazione. Migliorare il controllo dell’insulina tenendo sotto controllo il carico glicemico ed insulinico dei pasti, aiuta a migliorare la circolazione del corpo e la distribuzione dei liquidi. ATTENZIONE A PASTA E PANE BIANCO
  2. Alimentazione ricca di potassio e povera di sodio.
    Gli alimenti in natura hanno un bilancio salino opposto ai cibi industriali i quali invece hanno molto sodio e poco potassio. Invertire questa tendenza permette alle cellule di richiamare più acqua al loro interno, visto che la componente intracellulare è più ricca di potassio rispetto a quella extracellulare.
  3. Rispettare la quota proteica.
    Le proteine aiutano la lotta contro la ritenzione idrica, chi non ne assume a sufficienza: almeno 0,9-1g/Kg, più facilmente ne soffrirà. Le proteine di trasporto richiamano i liquidi interstiziali e generalmente i protidi aiutano l’anabolismo cellulare. Per questo aumentare leggermente la propria quota proteica soprattutto con l’abbinamento coi pesi facilita la risoluzione del problema.
  4. Dieta ricca di vitamine
    Assicurarsi d’assumere frutta e verdura permette d’essere sicuri d’avere una buona dose di vitamina C. Se il suo rapporto con la A e la E è ottimale avremo una buona azione sulla formazione del collagene e sul buon funzionamento dei capillari sanguigni. In più frutta e verdura sono degli ottimi alimenti per combattere l’infiammazione silente, altro elemento che può essere causa della ritenzione idrica.
  5. Assicurarsi di bere correttamente.
    Molte donne vedendosi gonfie incominciano a bere meno acqua. Questo può essere un errore perché non aiuta a far capire all’organismo che il problema non è l’iperidratazione (fenomeno molto raro) ma un suo scorretto posizionamento. Bere poco non farà migliorare la ritenzione idrica, anzi, da un segnale al corpo di non liberarsi dei liquidi, invece, aumentare gradualmente l’acqua assunta, soprattutto se viene non solo in forma liquida ma anche da frutta e verdura, aiuta il corpo a liberarsene.
  6. Aiutarsi se serve coi cibi diuretici.
    Soltanto dopo che abbiamo completato tutti i punti sopra esposti e soltanto se siamo sicuri d’avere acqua in eccesso, possiamo usare alcuni alimenti per aiutare il corpo a liberarsi dell’acqua. Asparagi, finocchi, ananas, cavolfiori, sono dei diuretici naturali che possono liberarvi dai liquidi in eccesso.

Cellulite e ritenzione idrica combattila con i piedi

Il buon funzionamento dinamico del piede costituisce il segreto operativo più importante del sistema linfo-venoso degli arti inferiori. Il piede esercita un’azione di compressione sulle strutture vascolari, per facilitare il ritorno del sangue e della linfa; questo perché gli arti inferiori non usufruiscono della spinta diretta di una pompa pulsante come il cuore.

All’interno del piede troviamo due strutture particolarmente importanti:

  1. Soletta venosa di Lejars: una rete di capillari la cui spremitura facilita il ritorno linfo-venoso verso l’alto.
  2. Triangolo della Volta: una struttura architettonica, situata nella parte più profonda del piede, che contiene le più importanti vene profonde: le vene plantari interne ed esterne.

La spremitura di queste vene, ad ogni passo e movimento significativo, rappresenta il vero cuore periferico e la più importante funzione vascolare del piede.

Le cattive abitudini applicate alla vita di relazione stravolgono la funzionalità del piede a partire dall’uso smodato dei tacchi.

Quando il soggetto è a piedi nudi, in stazione eretta, il peso del corpo si ripartisce per il 57% sul retropiede e per il 43% sull’avampiede.

Con un tacco di ad esempio 6 cm, il peso del corpo grava per il 75% sull’avampiede e per il 25 % sul retropiede.

Con un tacco superiore ai 6 cm il peso del corpo finisce per gravare per il 90-100% sull’avampiede e per il 10 – 0% sul retropiede.

 

L’attività fisica e lo stile di vista, la soluzione definitiva

L’arma migliore per combattere la ritenzione idrica e la cellulite rimane l’attività fisica ed uno stile di vita che fa particolare attenzione anche ad abbigliamento (non troppo aderente e costrittivo) e calzature (no ai tacchi)

Il movimento, purché eseguito regolarmente e con razionalità, contribuisce, infatti, a riattivare e rinforzare il microcircolo e ad aumentare la massa muscolare. L’attività fisica è il segreto per migliorare vistosamente l’aspetto e la tonicità degli arti maggiormente colpiti da questi inestetismi.

E’ fondamentale al termine della seduta eseguire stretching con le gambe in alto per favorire il ritorno venoso e l’eliminare le tossine prodotte.

Quali sono le conseguenze?

  • Inibizione della Soletta Venosa di Lejars e del Triangolo della Volta
  • Incremento della lordosi lombare
  • Ptosi viscerale
  • Decremento della peristalsi intestinale
  • Retrazioni nella catena della statica posteriore

Quali sono gli esercizi consigliati?

Di seguito riporto un piccolo allenamento da svolgere a casa per 20 minuti (anche tutti i giorni) per combattere cellulite e ritenzione idrica.

  1. MARCIA SUL POSTO
  2. CALF IN PIEDI
  3. LUNGE GAMBA DX
  4. STEP UP UP ALTERNATO (SALITA E DISCESA SU UNA SEDIA )
  5. LUNGE GAMBA SX
  6. MARCIA SUL POSTO
  7. SQUAT GAMBE DIVARICATE
  8. ABDUTTORI SLANCI IN PIEDI DX
  9. MARCIA SUL POSTO
  10. ABDUTTORI SLANCI IN PIEDI SX

 

10 esercizi da ripeter a circuito per 2 volte

45” di lavoro + 15” di recupero

E’ fondamentale al termine della seduta eseguire stretching con le gambe in alto per favorire il ritorno venoso e l’eliminare le tossine prodotte.

 

 

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